Elezioni del 7 ottobre: il suicido politico di Capriles |
Chi è Henrique Capriles Radonski (en Español)
La notizia del giorno, in Venezuela è la morte di due persone, in una zona adiacente un comizio dell'esponente di estrema destra, Capriles Radonski, nella città di Barinas, regione di origine di Hugo Chavez. Il ministro dell'interno ha comunicato i nomi delle due persone ammazzate con arma da fuoco, ma ha spiegato che non sono ben chiari come si siano svolti i fatti.
La campagna elettorale fino ad oggi si era svolta nella più assoluta normalità, senza incidenti di sorta; purtoppo da qui in avanti si temono incidenti e disordini, dovuti al fatto che gli esponenti dell'estrema destra più reazionaria non accetteranno la sconfitta, ormai evidente del loro candidato Capriles Radoski. Ad una settimana esatta dalle elezioni presidenziali in Venezuela è sempre più evidente la vittoria di Hugo Chavez.
Il candidato della estrema destra, Henrique Capriles Radonski è sempre più solo, continuando a perdere il sostegno dei partiti che avevano deciso di appoggiarlo. Numerose organizzazioni ed importanti personalità hanno finito per abbandonarlo. Ieri, addirittura Copei, o una parte significativa di questo partito ha annunciato pubblicamente il ritiro dell'appoggio a Capriles. Si tratta dell'ex governatore dello stato Falcón, Aldo Cermeño (vedasi il video più avanti).
Perchè Capriles è sempre più solo ed abbandonato da tutti? I motivi sono vari: innanzitutto la corruzione ed i finanziamenti di dubbia provenineza; recentemente, il deputato al Parlamento Nazionale, Caldera, braccio destro di Capriles e suo rappresentante davanti al Consiglio Nazionale Elettroale è rimasto coinvolto in una storia di corruzione e finanziamenti irregolari, destinati presumibilmente alla campagna di Capriles; l'importante esponente politico è stato immediatamente espulso dal partito "Primero Justicia" e da ogni incarico in seno alla campagna elettorale. La immediata cacciata di Caldera a quanto pare non è servita a molto, perchè appare evidente che i soldi illeciti fossero destinati proprio al candidato Capriles.
Un altro dei motivi è dovuto al programma proposto da Capriles che non è stato gradito da numerosi partiti, in quanto basato esclusivamente su misure neoliberiste. In Venezuela dopo l'esperienza del pacchettazzo neoliberale, del presidente Carlos Andres Perez e del suo ministro delle finanze Naím Moisés, che sfociò nella drammatica rivolta popolare del 27 febbraio 1989, nessuno vuol sentire parlare di misure neoliberiste; inoltre, nel Venezuela vivono milioni di persone originarie dell'Europa, i cui familiari, in Italia, in Spagna, in Grecia stanno vivendo, oggi, sulla lora pelle le misure neoliberali; questi cittadini venezuelani di origine straniera, da sempre maggioritariamente contrari a Chavez, non vogliono sentir parlare di misure neoliberali e di Fondo Monetario Internazionale e probabilmente per la prima volta voteranno per Chavez. Molti italiani, ad esempio, che fino ad ora avversavano Chavez, in questa elezione voteranno per lui, non perchè abbiano abbracciato il socialismo, ma perchè sono spaventati da quello che raccontano loro i propri familiari in Italia.
Un altro importante motivo dell'abbandono di Capriles è dovuto al fatto che molti, resosi conto che la vittoria di Chavez sarà schiacciante (probabilmente prenderà il doppio dei voti di Capriles e degli altri quattro candidati), cercano di abbandonare il perdente per passare tra le file del vincitore, o comunque stanno cercando di non appaarire tra i sostenitori dello sconfitto.
Un altro dei motivi è dovuto al programma proposto da Capriles che non è stato gradito da numerosi partiti, in quanto basato esclusivamente su misure neoliberiste. In Venezuela dopo l'esperienza del pacchettazzo neoliberale, del presidente Carlos Andres Perez e del suo ministro delle finanze Naím Moisés, che sfociò nella drammatica rivolta popolare del 27 febbraio 1989, nessuno vuol sentire parlare di misure neoliberiste; inoltre, nel Venezuela vivono milioni di persone originarie dell'Europa, i cui familiari, in Italia, in Spagna, in Grecia stanno vivendo, oggi, sulla lora pelle le misure neoliberali; questi cittadini venezuelani di origine straniera, da sempre maggioritariamente contrari a Chavez, non vogliono sentir parlare di misure neoliberali e di Fondo Monetario Internazionale e probabilmente per la prima volta voteranno per Chavez. Molti italiani, ad esempio, che fino ad ora avversavano Chavez, in questa elezione voteranno per lui, non perchè abbiano abbracciato il socialismo, ma perchè sono spaventati da quello che raccontano loro i propri familiari in Italia.
Un altro importante motivo dell'abbandono di Capriles è dovuto al fatto che molti, resosi conto che la vittoria di Chavez sarà schiacciante (probabilmente prenderà il doppio dei voti di Capriles e degli altri quattro candidati), cercano di abbandonare il perdente per passare tra le file del vincitore, o comunque stanno cercando di non appaarire tra i sostenitori dello sconfitto.
Probabilmente, però il motivo principale che ha indotto molti partiti ed esponenti importanti a ritirare l'appoggio a Capriles è dovuto al fatto che questo candidato ed il suo partito hanno accentrato tutti gli incarichi, sia in seno alla campagna attuale, sia nei futuri incarichi di governo in caso di vittoria; ossia il candidato ha praticamente escluso da ogni responsabilità gli altri partiti, riservando tutte le cariche importanti per gli esponenti del suo partito, per i propri amici.
Da tempo si vociferava che i principali partiti alleati (Un nuevo tiempo, Copei e AD) nel segreto delle urna non avrebbero votato a favore del candidato della estrema destra a cui avevano assicurato l'appoggio formale; nelle ultime settimane, però varie organizzazioni politiche e numerosi esponenti importanti hanno annunciato pubblicamente il ritiro dell'appoggio; è il caso del deputato William Ojeda, vicepresidente di "Un nuevo Tiempo".
La vittoria di Chavez è scontata ed annunciata da tutti i sondaggi; il vantaggio è ormai incolmabile. L'opposizone più reazionaria, tra la quale si iscrive lo stesso candidato Capriles, non ha mai annunciato pubblicamente che riconoscerà il risultato delle elezioni, qualunque sia il responso. Tutto lascia pensare che dietro ci sia un piano segreto per destabilizzare il paese; sicuramente non riconosceranno la vittoria di Chavez e grideranno all'imbroglio. E' possibile, anzi è molto probabile che in alcune zone del paese, in particolare nell'est di Caracas, dove è concentrata la oligarchia, la classe media alta ed in generale la classe media di questo paese, a partire dalla serata di domenica sette ottobre ci siano disordini. Si tratta di una minoranza, dato che i due/terzi, o il 70% circa dei venezuelani appoggia Chavez, a cui va aggiunta una parte consistente dell'opposizone democratica che accetterà il risultato delle urne, qualunque esso sia.
Ovviamente, dire che Capriles stia rimanendo sempre più solo e che appaia scontata la sua sconfitta, non significa che non sia capace di riempire, in parte o totalmente la imponente Avenida Bolivar di Caracas: Venezuela ha circa 28 milioni di abitanti ed un terzo circa non è schierato con Chavez, il che significa che attorno a 9 milioni di persone stanno con le opposizoni (e ricordiamo che non tutti all'opposizone appoggiano l'estremismo di Capriles); pertanto, se alla odierna manifestazione di chiusura della campagna elettorale partecipasssero un 20% degli oppositori, si riempirebbe la Avenida Bolivar.
In ogni caso, Capriles rappresenta la minoranza e di questa minoranza solo una parte non accetterà il risultato: è la parte di opposizone che fa capo al proprio candidato Capriles, a Leopoldo Lopez, a Maria Corina Machado e a Diego Arrias, tutti esponenti del fascismo più estremo.
Ovviamente, dire che Capriles stia rimanendo sempre più solo e che appaia scontata la sua sconfitta, non significa che non sia capace di riempire, in parte o totalmente la imponente Avenida Bolivar di Caracas: Venezuela ha circa 28 milioni di abitanti ed un terzo circa non è schierato con Chavez, il che significa che attorno a 9 milioni di persone stanno con le opposizoni (e ricordiamo che non tutti all'opposizone appoggiano l'estremismo di Capriles); pertanto, se alla odierna manifestazione di chiusura della campagna elettorale partecipasssero un 20% degli oppositori, si riempirebbe la Avenida Bolivar.
In ogni caso, Capriles rappresenta la minoranza e di questa minoranza solo una parte non accetterà il risultato: è la parte di opposizone che fa capo al proprio candidato Capriles, a Leopoldo Lopez, a Maria Corina Machado e a Diego Arrias, tutti esponenti del fascismo più estremo.
Video: Aldo Cermeño, importanmte esponente di Copei, annuncia il ritiro dell'appoggio a Caprilese ed invita i suoi sosteniutori a votare per Chavez
______________
Aggiornamento
Aggiornamento
In questo momento è in corso di svolgimento la manifestazione di chiusura della campagna elettorale di Capriles, a Caracas e come pronosticabile, migliaia di seguitori hanno sfilato per le strade di Caracas, concentrandosi nella Avenida Bolivar, riempita a metà per i suoi simpatizzanti. La manifestazione, pur importante, non arriva a centomila persone.
30/09/2012 - Chiusura della campagna elettorale di capriles nella Avenida Bolivar |
No hay comentarios:
Publicar un comentario