Guido Keller, Notizie Geopolitiche, 18/06/2013
AF/NDR: La visita del presidente venezuelano Maduro in Italia - come era prevedibile - non ha suscitato grande interesse nei media italiani. Un paio di lanci di poche righe dell'ANSA, tra i quali le parole di Scaroni dell'ENI; poche linee di ASCA e Giornale Radio Radio per parlare dell'incontro col papa; il Corriere nel suo sito internet riprende le poche linee dell'ANSA; il benvenuto al presidente Maduro di Marco Rizzo sul sito dell'Huffington Post Italia; qualche altra notizia qua e la (vedasi la ricerca in Google notizie) e l'articolo che riportiamo di seguito di Notizie Geopolitiche, uno dei pochi o forse l'unico vero articolo dedicato a questa visita italiana.
Il presidente del Venezuela Nicolas Maduro, in visita in Italia per intervenire alla 38ma conferenza della Fao, è stato ricevuto lunedì scorso al Quirinale dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e dal ministro degli Esteri Emma Bonino. Al termine della visita Maduro ha raccontato alle circa duecento persone fra giornalisti e simpatizzanti raccolte nella Sala delle Cartine Geografiche di aver “illustrato al presidente Giorgio Napolitano la realtà del ‘socialismo bolivariano’ e il suo ruolo nella lotta contro le sofferenze create dal neo-liberalismo”.
Ha quindi ringraziato Roma “per l’affetto e la solidarietà” riscontrata in occasione della visita ed ha ribadito la volontà “di consolidare una cooperazione finanziaria, industriale, agricola, commerciale e anche sull’istruzione” con l’Italia: “E’ molto importante – ha ribadito – che vi siano collaborazioni a livello economico, politico, religioso e sociale” tra l’Italia ed il Venezuela. Già nel momento in cui il presidente della Repubblica bolivariana aveva messo piede in Italia, domenica scorsa, aveva detto ai cronisti che “L’alleanza tra la Pdvsa e Eni (che si trova in Venezuela dal 1988) contribuisce alla nostra stabilità energetica per i prossimi cento anni. Oggi sono a Roma per consolidare questa alleanza energetica, con l’Italia” ed avviare una collaborazione “finanziaria, commerciale e nelle infrastrutture”; su quest’ultimo punto Maduro aveva osservato che il Venezuela “sta costruendo un sistema ferroviario con le aziende italiane”.
In un clima di cordialità ha così incontrato, insieme al proprio ministro per il Petrolio, Rafael Ramirez, anche l’Amministratore delegato di Eni, Paolo Scaroni, con il quale ha parlato del giacimento super giant di Perla, uno dei più grandi campi di gas scoperti al mondo negli ultimi anni, e del giacimento a olio di Junin-5, situato nella Faja dell’Orinoco e la cui produzione è stata avviata lo scorso marzo, il quale ha una capacità di 35 miliardi di barili di olio equivalente certificati in posto.
Le due joint venture formate da Pdvsa (60%) e da Eni (40%) sono la PetroJunin, per lo sviluppo e la produzione dell’apparato estrattivo, e la PetroBicentenario ,per la costruzione e la gestione di una raffineria a Jose, con una capacità di 350.000 barili al giorno.
Sempre in Venezuela, l’Eni partecipa con il 32,5% alla Cardon IV, la società che gestisce il giacimento di gas di Perla, le cui riserve sono stimate in circa 480 miliardi di metri, e con il 26% alla Petrosucre, che opera presso il giacimento offshore di Corocoro, con una produzione giornaliera in quota Eni di circa 10 mila barili di olio al giorno.
Il successore di Hugo Chavez si è recato quindi in Vaticano per vedere Papa Francesco, incontro che il presidente venezuelano ha definito “un’esperienza estremamente umana. Abbiamo parlato di temi sociali, della lotta alla criminalità, della pace, della guerra e di Chavez”. Ha poi spiegato di “ammirare molto i suoi discorsi” e che al papa ha voluto illustrare i risultati della ‘Mision Milagro’, ovvero del piano sanitario organizzato dall’Alleanza bolivariana per le Americhe (Alba) su ideazione di Cuba e del Venezuela che, dal 2004, ha permesso a diverse migliaia di latinoamericani privi di risorse di risolvere i problemi oculari di cui soffrivano: “Abbiamo restituito la vista a oltre 1,5 milioni di latinoamericani – ha sottolineato Maduro – molti dei quali abitanti delle zone rurali”. In fine ha aggiunto di aver lanciato la proposta a papa Francesco di “un’alleanza tra la Santa Sede e l’Alba per portare il progetto anche in Africa”.
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